La macchina del tempo (Wells)

Ancora una volta vado in deroga alle regole che mi ero imposto per il blog: mi sono comprato questo libro dopo aver visto (per la terza, forse, volta) l’omonimo film del 2002, dove il protagonista costruisce la macchina del tempo per salvare la sua ragazza uccisa durante una rapina. Non riuscendo, pur tornando continuamente nel passato, ad evitare la morte della ragazza, decide di viaggiare nel futuro per cercare di trovare delle risposte a questi suoi fallimenti. Finché non giunge in un mondo completamente estraneo al nostro, dove due razze (una che vive e lavora sottoterra ed una che vive in superficie) si fronteggiano per la sopravvivenza. Lo scontro finale porta l’inventore al cospetto di  un nemico che gli fa capire il perché dei suoi fallimenti: se l’inventore riuscisse a salvare la sua fidanzata non avrebbe più bisogno della macchina del tempo e allora non la costruirebbe, ma se non la costruisse non potrebbe tornare indietro a salvare la fidanzata. Una specie di legge di conservazione della “storia”: se una azione porta ad una conseguenza, e tu torni indietro a cambiare quell’azione per ottenere una conseguenza diversa, la Storia applica una reazione per far tornare la conseguenza originale ed evitare un paradosso. Uhm, insomma, ok… mi sa che l’ho spiegato abbastanza male, vero? Chi può spiegare meglio commenti pure! Il libro è meno romantico: non ci sono fidanzate da salvare né eroici atti che servono a vincere una battaglia impari. Ciò che guida l’inventore a costruire la macchina e a usarla è […]

Lungo i vicoli del tempo (Lanfranco Fabriani)

Fanta-Spy story a 4 dimensioni. Capita di leggere una recensione di un libro su un sito qualsiasi, e capita di imbatterti in un “Premio Urania 2001” per la fantascienza. Capita di approfondire la trama e senti il formicolio sotto le dita, la voglia di sfogliare le pagine. E poi capita di trovare una edizione e-book (Kindle Amazon) a meno di tre euro e ti accorgi di aver cliccato su “acquista” ancor prima di averlo pensato. Si parla di un romanzo di fantascienza, tutto italiano. Ma non proprio fantascienza: è anche una spy story. Ambientato tutto (escluso una piccola eccezione tedesca) in Italia e tutto nel nostro tempo. Ehm, no, in parte nel nostro tempo e in parte nel 1300. Ehm, neppure: in parte nel nostro tempo e in parte saltando – ai tempi nostri – nella Firenze del 1300. Insomma, faccio prima ad accennarvi la trama. Spy story, quindi servizi segreti. Italiani, certo, ma anche francesi, con qualche accenno agli inglesi, ai tedeschi, agli israeliani. Agenti segreti, sì, ma con una specializzazione particolare: non saltano da un luogo all’altro del pianeta come fa James Bond, quanto piuttosto da un periodo storico all’altro (come fanno Topolino e Pippo con la macchina del tempo del professor Zapotec). Andiamo con ordine: sembra che Leonardo da Vinci (e chi, senno?) sia stato in grado, fra le tante cose fatte, anche di descrivere la trasformazione da moto lineare in moto temporale permettendo praticamente il viaggio nel tempo. Ai suoi tempi mancava la precisione matematica che […]

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