Super Sturmtruppen (Bonvi)

Con le Sturmtruppen – secondo me – sono necessarie ben tre “R”: Risate, Relax, Riflessione! Risate perché le avventure di questi pazzi soldati sono genialmente esilaranti (avvertenza: non leggere quando è notte fonda, col rischio di svegliare, a suon di risate, i vicini). Relax perché, dopo aver letto un po’ di strisce, ti senti meglio, più rilassato e in pace col mondo. Riflessione perché queste strisce sono nate come presa in giro dell’assurdità della guerra e di tutto quanto è collegato (con particolare attenzione alla de-umanizzazione del soldato, al rapporto fra superiori ed inferiori, all’assurdità nel seguire ciecamente il regolamento…). Se posso raccontarvi una cosa personale, alcuni elementi delle Sturmtruppen li ho ritrovati nella “naja”. Ho fatto il servizio di leva (quando era ancora obbligatorio) nel 1994 e devo dire che, per certi aspetti, è stato una bella esperienza (nuove amicizie, girato un po’ di italia, imparato cose a cui mai avrei pensato). Però ci sono alcune piccole cose (alcuni superiori, alcuni regolamenti, alcuni modi di fare) che sono pari pari come vengono descritti nelle Sturmtruppen: assurdi e senza senso. Non sto a dilungarmi su questo volume: è tutto da godere, pagina per pagina. Ci trovate oltre 1200 strisce (come è ben evidenziato anche in copertina 🙂 ) con alcune tavole “speciali”, qualche storia lunga e la nascita e la vita di “blob”, un personaggio nato sul campo di battaglia (anzi, in verità, nella discarica) delle Sturmtruppen e che poi ha preso vita a sé. Vi confesso anche, subito, che […]

Storie dello spazio profondo (Bonvi & Guccini)

Un mix di storie spaziali che anticipano mode e tendenze Come dicevo un paio di settimane fa (Altre storie dello spazio profondo) stavo aspettando il primo volume della serie Rizzoli Lizard dedicata ai mostri sacri del fumetto… o almeno a Bonvi e alle sue collaborazioni con altri mostri sacri (in “altre storie…” con Cavazzano, in questo libro con Guccini). Finalmente è arrivato, e l’ho letto tutto d’un fiato. Ed anche il semplice “Guccini Dixit”, “Bonvi Respondit”, in cui si presentano (e un po’ si becchettano) a vicenda è uno spasso. Le storie sono 7 (Galassia che vai, Bonifica spaziale, Vivere ricchi e felici, Meglio soli che male accompagnati, Legione dello spazio, Pugni, pupe e robots, Chi cerca trova) e sono seguite, in appendice, da alcune tavole “alternative” disegnate apposta per quelle storie, ma che hanno lasciato il posto alle tavole ufficiali. Partiamo subito col dire che Guccini doveva occuparsi della sceneggiatura e Bonvi del disegno ma, come raccontano entrambi (con toni diversi), Guccini  fu preso da follia d’amore e lasciò tutto per trasferirsi a Brooklyn, e toccò a Bonvi “sobbarcarsi” il completamento dell’opera. Da notare che le storie sono nate nel ’69-’70 e in esse si trova – come personaggio principale (alter ego di Bonvi) – un faccendiere spaziale che io trovo essere copia sputata di Ian (Han in originale) Solo di Guerre stellari… sì, il personaggio interpretato da Harrison Ford. Uhm, a pensarci bene forse il personaggio del fumetto è un po’ più cinico di Ian Solo. Ok: direte che […]

Altre storie dello spazio profondo (Bonvi & Cavazzano)

Due mostri sacri del fumetto in meravigliose storie Chi ama anche solo un po’ il fumetto conosce i due personaggi che hanno dato vita a questo libro. Può apprezzare il loro stile meno di altri, ma non può negare quella forma di rispetto che si merita un maestro. E in questo libro di maestri del fumetto ce ne sono ben due. Se conoscete “Sturmtruppen” allora conoscete Bonvi, essendone il geniale autore. Mentre io ho sempre adorato i disegni di Cavazzano per Disney (allegri, freschi e spiritosi). Le due storie di questo libro (composte da più episodi) si incentrano entrambe sul mistero. La prima “La città” ci aiuta a scoprire i misteri che possono nascondersi fra i vicoli della nostra città, mentre “Maledetta Galassia!” ci porta a giro per lo spazio, ad incontrare personaggi alieni e tecnologie della “antica scienza”. Devo far notare ha alcune cose non mi erano nuove: credo che nella maggior parte dei casi si tratti di omaggi a romanzi di fantascienza o personaggi (reali o fantastici che siano) del passato. E qualcosa può darsi sia piaciuto così tanto che Bonvi ha amato metterlo nella sceneggiatura anche se non era un’idea originale. Cavazzano sa dare ai personaggi una espressività molto particolare: riesce a tratteggiarli in modo molto preciso, attingendo ironicamente ai più svariati stereotipi (il poliziotto grassone e corrotto, il soldato di ventura, il pirata spaziale, …). Merita, merita, merita…il prezzo non è dei più bassi (17 euro – edito da Rizzoli Lizard) ma ne vale la pena. […]

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