Contro tutti (Tom Clancy con Peter Telep)

Riuscirà l’eroe a sventare un nuovo 11 settembre in USA? Vi dirò: ero dubbioso se comprare o meno questo romanzo: mi aspettavo una delusione come altri (vedete un po’ i vari post su Clancy fatti un questo blog). Ebbene, proprio deluso non sono ma neppure contento come quando leggevo i primi romanzi dell’autore. Prima un po’ di trama (anche se è molto semplice) poi vi dirò cosa mi è piaciuto e cosa no. Agente CIA in Pakistan viene richiamato in patria per seguire una operazione di smantellamento di un cartello di droga. Viene creata una task force interforze (CIA, DEA e altre agenzie), alcuni agenti si infiltrano nella polizia messicana e nei cartelli rivali, e tutti insieme cercano di scoprire chi è a capo del più grosso cartello, fino a scoprire che la persona ricercata è uno dei personaggi più ricchi ed influenti del Messico, filantropo e grande affarista. Nel frattempo un gruppo di terroristi sfrutta un tunnel, scavato dai corrieri della droga fra Messico ed USA, per introdursi negli Stati Uniti e cercare di compiere un attentato simile, per numero di vittime e clamore mediatico, a quello dell’11 settembre. Come finirà? Non ve lo dico, ma chi legge Clancy (specie i suoi ultimi lavori) sa che l’autore preferisce un certo realismo al lieto fine. Primo fattore che mi è piaciuto: la storia ha recuperato una parte della complessità e dell’intensità conosciute nei primi romanzi di Clancy. Ma la complessità – in questo romanzo – risulta anche un punto a […]

Tre atti e due tempi (Giorgio Faletti)

“La partita è cominciata” (capitolo 12) Mi trovo sugli scaffali questo romanzo di Faletti, senza aver trovato nessun annuncio web o di stampa o altro e i chiedo: “sarà un suo vecchio lavoro pubblicato adesso sull’onda del successo?”. I precedenti romanzi – almeno da quello che ricordo – furono ampiamente pubblicizzati e non trovare altrettanta foga pubblicitaria per questo mi aveva insospettito. Anche la copertina e la dimensione del libro mi avevano fatto pensare a qualcosa sotto tono: più piccolo, con una copertina quasi anonima (una intensa luce che “sfonda” una porta aperta in una stanza scura) ed il nome di Faletti non in caratteri cubitali. Vabbè: 10 euro (sconto Mediaworld): poteva valere comunque la pena di comprarlo. E ne è valsa la pena. Anche se mi è rimasta l’impressione di un leggero sotto tono (forse dovuto all’ambientazione) è un romanzo che mi è piaciuto tanto da finirlo in 3 giorni (e attenzione: l’ho letto solo nei momenti di relax, non durante le varie attività lavorative o meno che fossero). Un romanzo che scorre e che ti tiene in sospeso, con la voglia di andare avanti, fino all’ultimo capitolo. L’ambientazione, come dicevo, mi è sembrata sotto tono, sarà perché si svolge in una (quasi) anonima provincia del nord, chiama in causa una squadra di calcio di serie B ed il protagonista è il solito eroe maledetto delle storie che solitamente, nel suo stile noir, ci racconta Faletti. Stile noir da me molto apprezzato, quello di Giorgio. Mi piace come scrive, […]

Inheritance (Christoper Paolini)

“E la nave avanzò, veleggiando serena sul fiume illuminato dalla luna, verso le ignote pianure oltreconfine” (capitolo finale) Finalmente siamo arrivati alla fine: dopo una lunga attesa siamo riusciti a sapere cosa succede ad Eragon, Arya ed il loro nemico Galbatorix. La saga dell’eredità si è conclusa: doveva essere una trilogia ma si è trasformata in una tetralogia in corso d’opera, quando hanno spezzato l’ultimo capitolo in due volumi. Così, per ricordarvi le varie tappe, ecco i post relativi ai tre libri che hanno preceduto quest’ultimo: Eragon ed Eldest (un unico post per i primi due capitoli della saga) e Brising (terzo capitolo) Veniamo al libro in questione: devo dire che si continua a percepire la crescita dello scrittore Paolini. Il primo capitolo (Eragon), autoprodotto, era bello ma strutturato in modo molto semplice, con personaggi sgrossati ma non raffinati, dal secondo capitolo si inizia a vedere la mano di una redazione, i personaggi prendono più corpo e la storia diventa più complessa; il terzo capitolo, come ho raccontato nel post, è più una preparazione a questo quarto (a proposito: avevo previsto in quel post che il libro si avvicinasse alle 1000 pagine: ci sono andato abbastanza vicino perché sono più di 800): si scoprono molte cose ma si rimanda tutto al finale. Eccoci, quindi, al quarto libro. Non vi racconterò quasi niente, perché vi rovinerei la lettura. Però posso dirvi che Galbatorix viene sconfitto (non fate storie: lo sapevate già, sennò che storia sarebbe stata? Ma non vi ho detto […]

I pesci non chiudono gli occhi (Erri De Luca)

Il primo amore di Erri De Luca raccontato col suo inconfondibile stile. Lo stile è sempre il solito: frasi brevi ed asciutte che racchiudono mondi e ti presentano, a volte, in modo estremamente semplice, una verità (presunta o reale che sia). E questo stile si propaga anche alla vita raccontata del protagonista, che altri non è che un Erri De Luca decenne. Uno stile che narra in modo asciutto una vita; una vita che, asciutta e concreta, ha creato quello stile. Il racconto di per sé è semplice. Un ragazzo di dieci anni si sente grande dentro ma non vede questa “grandezza” nel suo corpo: vorrebbe romperlo, spezzarlo, per far uscire la sua nuova condizione. Una estate al mare con la madre (mentre il padre è in America a cercare fortuna), il sentirsi ragazzino ma non trovare legami coi coetanei: starsene piuttosto insieme ad un pescatore che gli insegna le leggi del mare, o a leggere un libro, o a giocare con le parole e le immagini che gli si presentano nei cruciverba e nei rebus. All’ombrellone accanto si presenta una ragazzina della stessa età (anno più anno meno), uguale e diversa dal protagonista: uguale nella selezione delle amicizie (non si trova bene neppure lei coi coetanei), diversa nella certezza e sicurezza che espone nelle sue mosse e nei suoi discorsi. Fanno amicizia i due, anzi: è lei che fa amicizia con lui, ed iniziano a frequentarsi. Ma ciò suscita la gelosia di un gruppetto di ragazzi che “mirano” alla […]

Ritratto dell’artista da giovane (Joyce)

Che Joyce sia un grande autore non lo metto in dubbio (chi sono io per stroncarlo?) e sono anche convinto che ci abbia lasciato grandi opere. Però… Perché c’è sempre un però… Però a me questo racconto non mi ha convinto. Faccio una premessa: in questo periodo i libri mi scorrono con più difficoltà, quindi anche questo può aver influito sul mio giudizio non proprio lusinghiero. E faccio anche una considerazione: la traduzione di un’opera perde sempre qualche sfumatura, quindi forse avrei apprezzato di più la versione originale (ammesso che la mia conoscenza dell’inglese mi permettesse di leggerla). Se cercate su google e wikipedia troverete molte recensioni e la trama del romanzo, quindi – pur chiedendovi scusa – non mi sforzerò di raccontarvi tutto ma mi limiterò ad alcune impressioni a caldo. L’artista protagonista del racconto è Stephen Dedalus, primogenito di una famiglia numerosa, nobili decaduti e ridotti in povertà, con un padre – nelle ultime pagine – dedito all’alcol e al ricordare i titoli del passato. Stephen ha una vena poetica in lui, sembra uno dei classici poeti maledetti: studia in una scuola cattolica, sotto i Gesuiti, e accresce la sua cultura letteraria con discreto successo tanto che, nel capitolo finale, lo si sentirà discettere di cosa sia la bellezza con argomentazioni ricavate sia da riflessioni personali sia dalla cultura acquisita. Ma, da buon poeta maledetto, ha anche una insofferenza verso la felicità. In giovane età cade nel peccato della lussuria ma si “riprende” dopo la predica di un […]

Il primo giorno (Emilio Bonicelli)

Storia di un amore particolare ed intenso Mi è capitato fra le mani (merito di una grande amica che me lo ha consigliato e prestato) il romanzo di cui parlerò. Non è niente di particolare a livello “romanzesco” (non è una storia alla Dumas, un romanzo di formazione alla Conrad o alla Melville, un giallo alla Christie), ma ha una forza ed una poesia che ti legano al testo in modo molto forte. La storia è semplice: la protagonista è Maria, una donna che ha fatto degli errori nella vita ma ha trovato una persona buona che la sa amare per quello che è, che la spinge, certo, a migliorare ma lo fa versando su lei tutto il suo amore. E lei ricambia questo amore, anche nel momento estremo, in cui la persona amata è condannata a morte, uccisa e sepolta. Ma, come in tutti i romanzi, c’è un “colpo di scena”… La trama sembra non differire da altri romanzi, vero? Una storia d’amore felice, poi il dolore e la perdita che possono metterti in crisi, fino al lieto fine… Ma questa è una storia speciale: Emilio Bonicelli ci racconta – secondo la sua sensibilità – quello che è stato l’incontro fra Maria di Magdala e Gesù. Un incontro speciale, accaduto in un momento particolare della vita della ragazza: accusata di adulterio (in realtà messa in trappola ed usata come esca per tendere un tranello a Gesù), si sente salvata e amata da quel maestro a cui viene mostrata e […]

Mr Lars sognatore d’armi (Philip K. Dick)

In un mondo in cui le armi sono oggetto di design e moda (e non interessa come funzionano) cosa succederebbe se subissimo una invasione aliena? Geniale e surreale: geniale come altri romanzi di Dick, ma più surreale. Siamo nel primo decennio del 2000, con “razzi di linea” che permettono di coprire la distanza Parigi-New York in meno di un’ora, con giornali “omeostatici” che ricordano tanto i giornali animati di Harry Potter, con auto volanti guidate da automi e tante meraviglie tecnologiche. Eppure abbiamo ancora la contrapposizione dei due blocchi: Pop-Ori (popolo orientale: ex URSS + Cina ed Asia) e Bloc-Occ (blocco occidentale: Usa + Europa). Ed ogni blocco, per propinare al proprio popolo una certa supremazia contro l’altro blocco, propone armi sempre più spettacolari. Armi che servono, in fin dei conti, a mantenere un equilibrio (come è successo veramente con la guerra fredda e la proliferazione atomica). Ma, in realtà, l’oligarchia (militare) che governa i due blocchi si è messa d’accordo e le nuove armi sono solo trovate pubblicitarie per mantenere calmi i “purioti” (puri ma idioti), il popolo minuto, che deve continuare a credere nella contrapposizione e nel fatto che il proprio blocco sia prevalente sull’altro. Dove nascono queste armi? In entrambi i blocchi un medium entra in trance e – quando si sveglia – si trova con un progetto di una nuova arma. Progetto che viene subito verificato dalla ditta costruttrice: ma si tratta di armi che per lo più non funzionano e che vengono propagandate attraverso filmati […]

Se una notte d’inverno un viaggiatore (Italo Calvino)

Un romanzo fatto di romanzi in cui la protagonista principale è la “lettura” Via via che scopro Calvino rimango stupito: riesce ad avere una genialità creativa non indifferente. Questo romanzo, ad esempio, è un “esperimento” (mi viene da chiamarlo così anche se la parola non rende completamente l’idea): 10 incipit di romanzo, ognuno diverso dall’altro come tipo di romanzo, legati fra loro dalle vicende di un lettore e di una lettrice. La struttura è semplice: un lettore vuol leggere l’ultimo romanzo di Calvino, ma – poco dopo comprato – si accorge che c’è stato un errore di impaginazione e che il romanzo appena iniziato si interrompe dopo poche pagine. Torna alla libreria, chiede la sostituzione, ma si ritrova con in mano un nuovo romanzo che, malauguratamente, anche quello si interrompe. Ma, alla libreria, ha fatto conoscenza con una lettrice (Ludmilla) con cui spera di allacciare un qualche rapporto. E l’interruzione del secondo libro gli da occasione di chiamarla ed incontrarsi con lei per decidere cosa fare… Si scatena, in pratica, una caccia al tesoro dove, ogni volta che il lettore crede di aver trovato il seguito di uno dei romanzi precedentemente interrotti, comincia invece un nuovo romanzo che si interrompe, per varie vicissitudini, poco dopo l’inizio. Ma iniziano, per il lettore, anche una serie di avventure e di intrecci con Ludmilla, sua sorella, un ex amico di Ludmilla a capo di una organizzazione che vorrebbe falsificare tutti i romanzi, fino ad includere servizi segreti di Paesi in via di sviluppo. […]

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